L’azienda agricola Le Calle si trova a Cinigiano, tra l’alta maremma ed il Monte Amiata, la DOC è quella del Montecucco nata solo alla fine degli anni 90, incastonata tra le DOCG del Brunello di Montalcino e Morellino di Scansano, i comuni di produzioni sono sette: Arcidosso, Campagnatico ,Castel del Piano, Cinigiano, Civitella Paganico, Roccalbegna, Seggiano.
Oggi il Montecucco attira l’attenzione di imprenditori decisi ad investire, ma la realtà storica parla di agricoltura e allevamento, realtà bucoliche dove il vino era parte integrante della vita contadina.
Il sangiovese è il vitigno principale e in questo territorio esprime un’acidità importante che permette evoluzioni interessanti nel corso degli anni.
In questo contesto va inserita Le Calle di Riccardo Catocci che sin da ragazzo si dedica all’agricoltura, non avendo finito gli studi, per i quali dice di non essere stato particolarmente avvezzo, ma al contrario ha sempre avuto una sensibilità innata nei confronti della natura e della vita contadina, unica passione che esula dal mondo bucolico è quella per le moto delle quali ne possiede orgogliosamente alcune.
Riccardo oggi è un uomo di cinquanta anni che insieme alla moglie Sabina, diplomata alla scuola delle belle arti di Firenze e si occupa infatti disegnare le etichette dei vini, gestisce da trenta anni un’azienda agricola biologica a ciclo chiuso. Non possiamo capire Le Calle se non consideriamo che i 7 ha vitati fanno parte di un complesso che comprende: 7 ha di uliveti, 80 ha di campi agricoli per la coltura dei grani antichi, farro, ceci, cicerchie, lenticchie inoltre grano e legumi per l’alimentazione del bestiame tra cui le meravigliose vacche autoctone maremmane, gli asini, le pecore ed i maiali cinta senese allo stato brado.
E’ una realtà tra mare e montagna in quanto dal terrazzo della cantina si può scorgere verso ovest il Mar Mediterraneo e verso est il Monte Amiata, siamo a 300 mt e questa posizione permette di avere dei preziosissimi sbalzi termici tra giorno e notte che permettono ai vini freschezza e complessità.
Riccardo vinifica in biologico da 15 anni, le vinificazioni sono semplici, acciaio per i bianchi e cemento per i rossi, solo il poggio d’oro affina in botte grande.
Le varietà che troviamo in vigna sono il Vermentino, il Sangiovese ed il Ciliegiolo, che si trovano su terreni di argilla e roccia calcarea.
Le Calle come detto deve essere vista nel suo complesso, devono essere provati salumi da cinta senese stagionati nella piccola cantina, salumi veri e rustici dove il pepe è componente fondamentale, i ceci conditi con l’olio di Riccardo, la carne maremmana cotta alla griglia accompagnata dai vini di Riccardo, vini veri che non scimmiottano mode ma accompagnano e completano il cerchio di Le Calle.
Il vino che a mio modo di vedere rappresenta l’azienda è il Campo Rombolo composto da 90% sangiovese e 10% ciliegiolo, macera ed affina in cemento per 18-20 mesi, un vino che come detto esprime il concetto di Le Calle e del Montecucco in maniera perfetta essendo un vino che accompagna perfettamente la tavola elegante ma con profondità non banale.
Si affianca a questo il vermentino la Treggiata che fermenta ed affina in acciaio, vermentino che poco ha da spartire con i cugini di Bolgheri.
Seguono il Poggio d’oro ed il Poggio d’oro riserva che affinano in legno grande rispettivamente per 18 e 24 mesi.
Una menzione particolare è per il Beccaccio vino da uve stramature (stile vinsanto) a base sangiovese 100%, le uve vengono lasciate a surmaturare sulla pianta defogliata, successivamente pressate direttamente il mosto viene messo in caratelli poi riposti nel solaio della cantina sigillati in calce dove rimarranno chiusi per 2 anni poi imbottigliato. Anche questo vino a mio avviso identifica lo stile della cantina dove il dolce e l’ossidazione sono sempre accompagnati da una rusticità che dà al vino una sua identità.
Nicola Venturi
Cacciatore di cibo, esperto selezionatore e collezionista di vini pregiati.
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